Il primo gennaio 2015 il K.A.G. di Pisogne (BS) ha chiuso i battenti, vedendosi togliere la concessione comunale che dal 2009 aveva permesso la nascita di uno spazio sociale e culturale dove chiunque ha avuto la possibilità di costruire percorsi dal basso e condivisi.

Non è mai stata un segreto l´avversione politica che la giunta comunale di Pisogne, ed in particolare il neoeletto sindaco Invernici, provava nei confronti di questa realtà. La chiusura dello spazio sociale è stata infatti uno dei cavalli di battaglia della loro campagna elettorale ed il piano previsto così ben studiato da essere difficilmente attaccabile: 100.000 euro sono i soldi pubblici preventivati per riconvertire ed in parte ricostruire lo stabile per ospitare la sede e i mezzi della Protezione Civile. Soldi che, in realtà, serviranno solo ad uccidere un luogo a cui è stata data vita, colore e contenuti con la forza delle idee e tanti sacrifici.

Dal primo gennaio è stata imposta la fine ad un percorso che manteneva un filo conduttore diretto con quello che era stato il C.A.G. (Centro Aggregazione Giovanile) di Pisogne e che ormai da venti anni era attivo sul territorio. Il Kapannone AutoGestito ha cercato di essere un punto di aggregazione e sostegno per associazioni, movimenti e collettivi, promuovendo eventi finalizzati a diffondere alternative alla cultura commerciale ed alla logica consumista del profitto. È stato creato un percorso di condivisione dei saperi che ha saputo valorizzare le nostre radici e ha cercato di collaborare per, ma soprattutto "con", il territorio.

Per questo un collettivo di persone - denominato poi N4O (Neziole 4 Occupata / Neziole 4 Ovunque) - hanno deciso, a seguito dello sfratto dell´Associazione KAG, di occupare lo stabile in Via Neziole (ed i suoi canali informativi) per proseguire il percorso di iniziative aggregative, culturali e sociali che dal 2009 si sono svolte tra le mura di questo capannone, gettando le basi per una nuova esperienza.

Dopo due settimane di occupazione e attività culturali N4O è stata sgomberata con un´azione militare degna delle teste di cuoio: 80 agenti provenienti da tutta la regione per cinque occupanti pacifici e disarmati.

Il risultato è stato una ancora maggiore solidarietà da parte della valle (e non solo) di fronte alla militarizzazione improvvisa: l´organizzazione di una manifestazione che ha portato più di mille persone a sfilare per le strade di Pisogne (evento storico) e una serie di T.A.Z. a "tema ambientale/culturale" volte a ribadire la necessità di uno spazio sociale in Valcamonica libero dalle logiche del profitto.

Come consuetudine, dopo lo sgombero, sono fioccate le denunce per i cinque occupanti identificati: occupazione di suolo pubblico e furto aggravato di energia elettrica per un totale di oltre 10 anni di carcere a testa.

Vogliamo uno spazio per non far morire pratiche e iniziative che sono nate e cresciute nel Kapannone, e continueremo la nostra lotta fino a quando le nostre idee non avranno un luogo stabile in cui potersi esprimere.

Neziole 4 senza casa? Neziole 4 Ovunque!

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